mercoledì 28 aprile 2010

CEGLIE MESSAPICA SI RISCOPRE "CITTA' DI BASKET"


Via i vassoi e i taglieri. Ceglie Messapica non è più soltanto la città della gastronomia. Ma lo è anche del basket. Da mercoledì 14 aprile maggiormente, quando la lettera “C” è stata sostituita dalla “B”, che mette i brividi a una cittadina intera. Ora Ceglie, centro di 20mila abitanti, è nella storia del basket brindisino. Il club gialloblu è il terzo dopo l’Enel Brindisi e l’Assi Ostuni a rappresentare la provincia in giro per il Belpaese. Ora la storia si arricchisce. Il presente pulsa. Nel segno di un joker diabolico, Slavko Djukic, che è il simbolo,non a caso, del Basket Ceglie. Il coach con la valigia pesante. Governa squadre da decenni, conquistando diverse promozioni in serie A in Jugoslavia e girando per l’Italia: da Siena a Gualdo Tadino, da Argenta a San Severo, da Bisceglie a Bernalda, fino ad arrivare appunto a Ceglie. Il tecnico balcanico racchiude i suoi segreti in palestra (sedute intense) ed in partita , durante le quali si dimostra lettore arguto. Propensione indispensabile per far rendere al massimo la sua macchina, che in questo torneo ha fatto mangiare letteralmente polvere agli avversari.
Dopo la disfatta dello scorso campionato, quindi, si compiuto il miracolo. Frutto dell’organizzazione societaria, trasmessa ad un gruppo di atleti formidabili. Dal capitano, Paulinho Motta, esempio di forza, tecnica ed abnegazione a Santiago Corbetta, cestista sudamericano dalla classe innata; dalle giocate di genio del playmaker Valerio Abet, a quelle di Gianluca Ambrosecchia; dal duo Moliterni-Leoncavallo, caratterizzato da esplosività fisica e grande propensione in penetrazioni e rimbalzi, alla coppia Febo-Fanelli, costanti minacce dalla lunga distanza; da Giandomenico Ucci, atleta giovane ma con una personalità invidiabile a Marco Travaglini, puntuale e presente a ogni chiamata.
Dopo 13 anni dall’ultima conquista della serie B, titolo poi emigrato dalla cittadina messapica per la cessione alla Prefebbricati Brindisi, che a sua volta da lì è ripartita per approdare proprio in questo campionato nel massimo campionato nazionale, il Basket Ceglie questa volta ha colto nel segno, vincendo un campionato strepitoso. Un entusiasmo che sembra non aver risparmiato proprio nessuno. Città, società e tifosi hanno ancora voglia di crescere col basket, attraverso il lavoro sinergico.
La vittoria nello sport, quello con la “S” maiuscola, di decubertiana memoria, oggi rappresenta un’iniezione di vita ed un esempio per i tanti giovani in cerca di punti di riferimento. Riuscire ad aggregare centinaia di tifosi intorno alla palla a spicchi cegliese è senza alcun dubbio una conquista per l’intera collettività. Tale aggregazione è fatta da condivisione di un percorso “lineare”, condito da colori gialloblu e da tante canotte grondanti di sudore.

domenica 25 aprile 2010

IL BENEVENTO IMPATTA AD OSTUNI E RALLENTA LA SUA CORSA PLAY OFF


OSTUNI- Il Forza e Coraggio Benevento rallenta la sua rincorsa ai play-off pareggiando per 2 a 2
ad Ostuni. Sanniti bravi e determinanti nel rimontare per ben due volte il vantaggio dei pugliesi, prima con Troisi e poi con un rigore del bomber Mallardo.
Già al 4’ il vantaggio dei brindisini con Ivan Salzano : punizione di capitan Foschini dai 40 mt, e stacco perfetto dell’ex centravanti del Cervia che sorprende Di Matteo. La formazione sannita trova il pareggio dopo pochi minuti con Troisi, che al 12’ anticipa tutti su un corner dalla sinistra di Riccio e supera l’estremo difensore di casa Furone. Al 26’ il nuovo vantaggio dei padroni di casa: azione personale sulla destra di Scarongella, cross al centro per Siligato, che di testa serve un pallone perfetto per Salzano , che da pochi passi batte l’incolpevole Di Matteo. Ancora pericoloso il numero nove dell’ Ostuni in chiusura del primo tempo: al 42’ si presenta tutto solo a tu per tu con il portiere campano, ma angola troppo la sua conclusione.
Mallardo al primo della seconda frazione manca clamorosamente il pareggio: il suo destro ravvicinato viene respinto provvidenzialmente dal portiere di casa Furone. Mister Antonello Mauro che sostituisce la coppia Lepore- Mauro entrambi squalificati, a metà ripresa fa entrare l’attaccante Tortora per aumentare il peso in avanti della sua squadra. Al 29’ un presunto contatto proprio, tra il neoentrato ed il difensore brindisino Orlando, viene punito con il rigore dall’arbitro Battaglia di Padova. Dal dischetto Mallardo non fallisce per il definitivo 2 a 2.
La sconfitta del Pomigliano a Caserta e la sosta forza del S.Antonio Abate permettono al Benevento, così, di mantenere la quarta posizione. Si allontana la terza posizione occupata dal Casarano, vittorioso nell’ultimo turno contro il Pisticci.
Domenica prossima ,intanto, per Riccio e compagni il derby contro la Turris, matematicamente salvo dopo il successo contro il Francavilla Calcio. Una buona occasione per consolidare la classifica e continuare a sognare.

Ostuni-F C. Benevento 2-2
OSTUNI: (4-4-2)
Furone 6 ; Borini 5,5 Melis 6 Orlando 6 Matera 6,5 ; Foschini 7 (38’ st D’Arcante sv) Scarongella 6,5 Pollaro 6 Kreshpa 6 (20’ st Miccoli Mat. 6 ); Siligato 6 Salzano 7 . A disp. Iafullo, Catalucci, Di Mida, Di Capua, Miccoli Man. All. Lombardo
F.C. BENEVENTO: (4-3-3) Di Matteo 6 ; Valletta 6 Troisi 6,5 Candrina 6 Scippa 5,5; Caruso 6 Gasparini Riccio 6 (23’ st Tortora sv); Massaro 5,5 Mallardo 6 (36’ st Amabile sv) De Falco 5,5 . (44’ st Mortoruolo sv) A disp. Cimmino, Stroffolino, Mandato, Tranfa, All. Mauro
ARBITRO: Battaglia di Padova ( Prenna di Molfetta- Stasi di Barletta).
MARCATORI: 4’, 26’ pt Salzano (O) , 12’ pt Troisi (B), 31’st rig. Mallardo (B)
NOTE: Ammoniti Kreshpa (O) Siligato (O) Foschini (O) Borini (O) Matera (O) Rec 3' pt , 5’st

sabato 24 aprile 2010

MICHELE SIMONE: UNA VITA TRA PENETRAZIONI E RIMBALZI


Michele Simone, ala-pivot della Soavegel Basket Francavilla, una grinta fuori dal comune, un concentrato di energia che trasmette voglia di vincere. E, dietro quell’energia, un ragazzo straordinario, stakanovista e generoso che ha sempre un sorriso per tutti. Il 25enne dalle origine garganiche, con la formazione allenata da coach Davide Olive, ha conquistato il secondo posto, nel campionato di serie C dilettanti e si prepara ad affrontare nel migliore dei modi i play-ff per l’accesso in serie B. Evidente è la sua stazza, 198 centimetri di altezza per 105 chilogrammi di peso e fa delle penetrazioni e dei rimbalzi le sue armi migliori. Noi de “Il Brindisino” lo abbiamo voluto intervistare per conoscerlo meglio.


Quali sono le tue origini? Qual è stato il tuo percorso formativo?

Sono nato a San Giovanni Rotondo e ho risieduto fino all’età di 18 anni a Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia. Ho conseguito la maturità scientifica e, raggiunta la maggiore età, ho iniziato a girare per la Puglia per giocare a basket. Il mio primo contratto l’ho firmato a Monopoli in C2, poi sono stato a San Severo in B dilettanti, poi ancora Monopoli in C dilettanti fino ad arrivare quest’anno a Francavilla. Di pari passo all’attività cestistica ho studiato e sono ruscito a conseguire la laurea in Economia e gestione dei servizi turistici presso l’Università di Foggia.


La tua infanzia è stata significativa nella definizione della tua carriera da cestista?

Penso che l’infanzia di ognuno condizioni lo sviluppo della propria personalità e di conseguenza l’approccio alla vita e allo sport, che è un piccolo aspetto di questa. Provengo da una famiglia benestante: mio padre è ingegnere, mia madre è medico, ma nonostante ciò siamo una famiglia molto affiatata e con pochi grilli per la testa. A 18 anni ho fatto la scelta di essere indipendente e sono andato via da casa per giocare a basket e studiare, non chiedendo mai nulla alla famiglia. Colgo l’occasione per ringraziarla appunto la mia famiglia, insieme a tutte le persone che sono state e sono tutt’ora importanti nel mio processo di crescita.


Quando hai iniziato a giocare? Perché hai scelto il basket? Hai praticato altri sport?

Ho iniziato a giocare a basket all’età di 6 anni. Il perché ho scelto il basket? Chiunque abbia giocato a questo sport sa che è come una droga, una volta provato crea dipendenza ed è difficile distaccarsene. Ho praticato altri sport durante gli anni della scuola, tra cui: calcio, volley, corsa campestre, lancio del disco. Ma il basket mi ha stregato e non sono riuscito a uscirne fuori.


Com’è il tuo rapporto con la Soavegel? E con la città di Francavilla?

Il rapporto con la Soavegel è in continua evoluzione, ma comunque buono. La società è molto ambiziosa, si respira tanta passione al suo interno e qualche errore di gioventù passa in secondo piano, proprio perché commesso per la voglia di fare bene bruciando le tappe. Speriamo che si avvicini quanto più gente possibile alla società e alla squadra. Lo sport è scuola di vita e deve insegnare valori a tutti, soprattutto ai più giovani. Anche per questo non ho esitato ad accettare l’esperienza da istruttore di minibasket in due scuole elementari quando mi è stato proposto.

Troppo bello stare con i più piccoli e provare ad insegnarli nozioni di basket ma soprattutto di vita, Troppo bello imparare anche da loro. Il rapporto con Francavilla città, lo definirei strano, invece. Diciamo che la città è come divisa in due, tra gente molto genuina (soprattutto gente di mezza età) e gente alquanto esibizionista e spesso non troppo ricca di valori (soprattutto i giovani e giovanissimi). Io preferisco la semplicità e la genuinità, mi piace essere non apparire.


Soddisfatto della stagione? I risultati soddisfano le aspettative?

Al momento penso questa sia la mia migliore stagione da quando gioco per costanza di rendimento.

Sarei soddisfatto ancora di più soddisfatto se insieme ai miei compagni di squadra riuscissi a regalare ai tifosi, ai nostri dirigenti e a noi stessi la B dilettanti. Ci aspettano dei play off durissimi e incerti. Speriamo di uscirne vittoriosi, aiutati dall’ entusiasmo della gente. E’ indispensabile per ottenere risultati.


Il tuo sogno nel cassetto ?

Nel brevissimo periodo vincere questi play off con la Soavegel. Per il futuro, quello di tornare nella mia terra e diventare un imprenditore di successo. Ne approfitto per salutare il mio paese, Monte Sant’ Angelo.


Cosa avresti fatto nella vita se non avessi giocato a basket?

Sicuramente avrei studiato comunque per costruirmi un futuro diverso. Sarei andato sicuramente fuori insieme a mio fratello (un anno più giovane) che è già ingegnere. Magari avrei fatto il dietologo, chissà…


Vuoi aggiunger qualcos’altro?

Lo scudetto lo vince la Roma alla faccia del mio compagno di squadra Arcangelo Sarli (interista doc)… grande Arcangelo. Da buon italiano però spero che la Champions la vinca l’Inter (altrimenti la mia amica Mariella mi picchia).

venerdì 2 aprile 2010

IL PUNTO SULLA SERIE D - GIR.H: ADESSO IL NEAPOLIS E' DAVVERO IN FUGA


Chi si aspettava un testa a testa tra Neapolis Mugnano e Pianura per la promozione diretta in 2^ Divisione probabilmente resterà deluso. L’ultimo turno pre-pasquale scava infatti un solco tra le due compagini campane difficilmente colmabile a sei turni dalla conclusione. Il Neapolis fortifica il suo primato espugnando il “Meomartini” grazie ad un primo tempo monstre che registra la doppietta di Sergi intervallata dal gol di Barone. Qualche esitazione di troppo nella ripresa, quando la Forza e Coraggio riduce il passivo prima con il rigore di Mallardo e poi con il 2-3 di Caruso e nel finale schiuma rabbia per il gol del pareggio annullato a Tortora. Il bilancio disciplinare dei giallorossi è di ben 4 espulsioni, compresi il presidente Taddeo ed i due tecnici Lepore e Mauro. Per il Neapolis si tratta invece del 5^ successo di fila e rischia di fare la differenza, perché coincide con il pareggio del Pianura nel sentito derby del “Tony Chiovato”. Nulla da fare per gli uomini di Scarfato, che vanno in vantaggio con Scognamiglio ed il grande ex Manzo, ma sono puntualmente raggiunti. In particolare, il 2-2 di Mariniello arriva dal dischetto. Il ritardo del Pianura sale così a 5 punti, con l’aggravante di dover osservare il proprio turno di stop alla ripresa dell’11 aprile. Cresce intanto l’interesse per la zona playoff dove accede il Pomigliano sfruttando il riposo del Casarano, la sconfitta del Sant’Antonio Abate a Matera (2-1 firmato Logrieco, Carretta e Temponi) e quella della Forza e Coraggio. Di contro i granata si impongono per 2-0 sull’Ostuni con la rete di Sorrentino (baby classe ‘92, al debutto) ed il rigore di Auricchio. Davvero straordinaria la cura Corino, che ha invertito la rotta di una stagione partita male e proseguita peggio sotto la gestione Nastri. Sulla scia del Pomigliano prova a restare la Casertana, che supera la Turris con lo stesso punteggio ed i gol dei trequartisti Monaco e Pinto. Ma la squadra di Feola dovrà dimostrare una continuità ben diversa da quella degli ultimi due mesi. Nella colonna destra di classifica, pesano due risultati. La vittoria dell’Angri sul Bitonto, firmata dal gol lampo di De Sena, vale per i grigio rossi una bella fetta di salvezza, quella del Francavilla Fontana sugli omonimi del Sinni (3-2 il punteggio) permette finalmente di respirare dopo un periodo nerissimo. Se il campionato fosse finito sabato scorso, gli uomini di Ruisi, come terz’ultima in classifica, se le sarebbero vista ai playout con il Bitonto sest’u ltimo. Intanto ieri pomeriggio si è recuperata Ostuni-Turris, saltata il 10 marzo per impraticabilità di campo. Hanno vinto i brindisini 3-2.

giovedì 1 aprile 2010

L'OSTUNI BATTE LA TURRIS E IPOTECA LA SALVEZZA


OSTUNI- L’Ostuni, nel recupero della decima giornata, conquista tre punti contro la Turris, forse, decisivi per conseguire la salvezza diretta. Non basta alla formazione di mister Mandragora una gara ben giocata per oltre 70’ per interrompere la serie negativa, giunta ora alla terza sconfitta consecutiva.

Il tecnico napoletano deve fare a meno del bomber Longobardi, vittima di un problema muscolare. In avanti insieme, a capitan Russo, Celiento e Teta. Mister Lombardo recupera Foschini, D’Arcante e Salzano, squalificati sabato a Pomigliano.

E’ la Turris a portarsi in vantaggio dopo nove minuti di gioco: perfetto il cross di D’Ambrosio, e guizzo vincente di Celiento che anticipa l’incerto portiere ostunese .La manovra dell’ Ostuni è poco incisiva,e i campani possono gestire senza patemi il vantaggio. Solo un rigore dubbio, concesso al 23’ dal sig. Mangino di Tivoli per un presunto contatto tra Grillo e Salomone, permette ai pugliesi di pareggiare. Dal dischetto Foschini batte Prete. Altro penalty concesso dal direttore di gara al 32’, questa volta per la Turris: rapido scambio tra Russo e D’Ambrosio, che nel momento di calciare a rete viene fermato fallosamente dal difensore Orlando. Solo cartellino giallo per il numero 6 di casa, che forse poteva essere considerato ultimo uomo. Russo non sbaglia e gli ospiti possono festeggiare il nuovo vantaggio. I padroni di casa reagiscono prontamente e trovano il pareggio con Ivan Salzano al 36’. Il bomber casertano, alla sua settima marcatura consecutiva, sfrutta al meglio un cross di Salomone e supera l’incolpevole Prete.

Nella ripresa il primo vero caldo della stagione, fa sì che i ritmi di gioco si abbassino notevolmente.E’ sempre la Turris a controllare il gioco, ma poche le occasioni da rete. Nell’ Ostuni,al 16’ mister Lombardo inserisce la terza punta D’Elia per il difensore De Simone. Il neo entrato sbaglia clamorosamente il 3 a 2 al 16’ ben imbeccato da Ciaramitaro. Lo stesso centravanti di casa si riscatta, però, al 28’, quando è più lesto di tutti a raccogliere una corta respinta della difesa ospite per battere Prete per il definitivo 3 a 2 . La Turris rimane in inferiorità numerica al 39’ per l’affrettata espulsione di Celiento per proteste. Russo e compagni provano in ogni modo a ristabilire la parità, ma la difesa dell’Ostuni respinge ogni assalto dei “corallini”.

OSTUNI: (4-4-2) Iafullo 6; Matera 6,5 De Simone 6 ( 7’ st D’Elia 6,5 ) Melis 7 Orlando 6; Borini 6 (23’ st Pollaro sv) Foschini 6,5( 20’ st Catalucci 6) D’Arcante 5,5 Ciaramitaro 6 ; Salomone 6,5 Salzano 7. A disp. Furone, Kreshpa, Scarongella, Miccoli,. All. Lombardo

TURRIS: (4-4-2) Prete 5, 5; Leccese 6 Montariello 5, 5 (33’ st Vivona sv) Grillo 5,5 De Carlo 6 ; D’Ambrosio 6,5 (43’ st Savino sv) Coppola 6 Visciano 5,5 ( 36’ st Noviello sv) Celiento 6,5 ; Teta 6 Russo 6 . A disp. Sorrentino, Prisco, Galluccio, Cuomo. All. Mandragora

ARBITRO: Mangino di Tivoli

MARCATORI: 10’ pt Celiento (T), 24’ pt Foschini (O) rig., 32’ Russo (T) rig., 36’ pt Salzano (O), 28’ st D’Elia (O)

NOTE Spettatori 600.Espulso Celiento (T) al 39’ st per proteste Ammonito: Orlando (O), Ciaramitaro (O), Matera(O), Leccese (T), De Carlo (T) Rec 2’ pt, 5’ st

RUSSO: "IL NOSTRO PROBLEMA E' QUELLO DI PRENDERE TROPPI GOL"


La sconfitta nello spareggio salvezza di Ostuni, sintetizza, forse al meglio il periodo negativo della formazione di mister Mandragora. Tanto l’impegno, buono l’approccio alla gara, ma numerose ingenuità difensive che costano il terzo stop consecutivo ai “corallini”, dopo Casarano e Casertana. “Il nostro problema – dichiara capitan Russo- è che continuiamo a prendere troppi gol . Anche oggi la squadra ha combattuto fino alla fine, raramente abbiamo sofferto i nostri avversari, ma non siamo riusciti a raccogliere nessun punto”.

Turris che ad Ostuni ha dovuto rinunciare al compagno di reparto di Russo, il bomber Giovanni Longobardi, vittima di un problema muscolare nella partita di sabato scorso contro la Casertana. “L’assenza di Longobardi, mi ha costretto a giocare in avanti un pò più da solo- dichiara l’attaccante campano- Teta e Celiento si sono comunque mossi bene. Abbiamo avuto delle buone occasioni. Non meritavamo per nulla questa sconfitta”.

La sconfitta nel recupero, non comporta comunque gravi conseguenze di classifica alla Turris, con la permanenza diretta, che rimane un obiettivo ampiamente alla portata della formazione di mister Mandragora. “Sono sicuro che conquisteremo la salvezza- conclude Russo- le altre squadre non stanno ottenendo risultati importanti, e poi noi nelle ultime giornate avremo un calendario favorevole. Già dalla prossima partita con il Pomigliano, comunque, il nostro obiettivo deve essere unico, ovvero dobbiamo ritrovare la vittoria”.