giovedì 26 novembre 2009

IL PUNTO SULLA SERIE D - GIR. H: SI FA INTERESSANTE LO SCONTRO AL VERTICE, A FRANCAVILLA RITORNA MINO FRANCIOSO


In attesa della prossima supersfida col Pianura, il Sant’Antonio Abate tiene fede al suo poderoso ruolino di marcia, espugnando il castello di Baia, che ospita la Sibilla. Per i giallorossi un gol per tempo: lo juniores Iovene nella prima mezzora, l’ariete Siano all’8’ della ripresa. La capolista ammortizza senza danni anche l’espulsione di Nettuno, che salterà il big-match. Nel turnover delle squalifiche, ci sarà il rientro del bomber Maffucci. Il Pianura, dopo il riposo, dovrà rinunciare a Sibilli. L’intento sarà comunque di dimezzare i 6 punti di distacco.
NEAPOLIS PRONTO ALLA ZAMPATA
- Alla supersfida in programma al “Vigilante Varone”, prima interessata sarà la squadra di Castellucci, che insegue la vetta a due soli punti. I mugnanesi hanno espugnato Fasano grazie al baby Bonanno ed ora dovranno affrontare l’insidioso derby con l’Angri. Nella corsa al primato, sembra invece abdicare la Casertana e rientrare il Casarano. Questo almeno il verdetto del “Pinto”, deciso dalle reti di Serao e D’Anna. Per la Casertana è la seconda sconfitta di fila, il Casarano è a cinque vittorie di fila e sette risultati utili. In ogni caso, olo una frenata del Sant’Antonio potrebbe permettere di ridurre l’attuale distacco di dieci punti. A quota 22, il Casarano ha la compagnia di Forza e Coraggio e Francavilla in Sinni. Domenica, il confronto diretto tra queste squadre ha visto i sanniti imporsi per 3-1 con i gol di Salvati, Cantile e De Falco. Per i sinnici, senza Del Prete e Chisena, è andato in gol il giovane Laneve.

GROTTAGLIE-MATERA, A VOI - Due punti fuori dalla zona playoff, ci sono Grottaglie e Matera, reduci da 1-1 di diverso appeal. Tutto sommato positivo quello degli ionici ad Angri, poco appagante quello dei lucani contro il quadrato Bitonto formato trasferta. L’accoppiata a quota 20 potrebbe dividersi già domenica, visto lo scontro diretto al “D’Amuri”.

PER FRANCIOSO, SFIDA SALVEZZA - Nella parte destra di classifica, si registrano intanto importanti scossoni. Il primo lo assesta l’Ischia, passando a Francavilla Fontana grazie alla sforbiciata dell’ex Sergi. Per gli isolani, sale a 7 punti in 3 gare il bilancio di Monti in panchina. Sempre più complicata la situazione francavillese ed il presidente Distante dà l’altro scossone esonerando Gigi De Rosa ed affidando la missione salvezza a Mino Francioso, il tecnico della promozione e dello scorso buon torneo. Dalla crisi esce anche il Pomigliano, a scapito della Turris. Il 3-1 firmato in rimonta da Picci, Mollo e Cini Noya vale il primo successo per Salvatore Nastri. Ma la rivalsa più significativa è quella dell’Ostuni. Con Carbonella di nuovo in sella, la squadra gialloblù passa a Pisticci grazie alla scaltrezza di De Palma e, salendo al quint’ultimo posto, comincia a nutrire speranze di salvezza diretta inimmaginabili un mese fa.

martedì 24 novembre 2009

VOLLEY SAN VITO - ALLA SCOPERTA DI VITTORIA REPICE

“Le brave bambine vanno in paradiso, quelle cattive vanno ovunque”. Così c’era scritto in un manifesto che è passato alla storia. E allora giù a volere essere tutte cattive. Ma devi esserci davvero portata. Devi sentirti cattiva sul serio. Perché, se così non fosse, sarebbe meglio essere una buona autentica, che qualche ‘cattiveria’ si perdona volentieri. Avrà aureola ed alette la nostra Vittoria Repice?
Di sicuro ha talento e determinazione la “gigante” centrale della Volley San Vito. E se anche il temperamento è talento, lei ce l’ha. Si chiama pazienza, quando vivi l’attesa in modo naturale. Si trasforma in tenacia se l’attesa è una prova di forza contro l’istinto. Se la pazienza non ti assopisce e la tenacia non ti logora, di solito si viene premiati. Ebbene sì, l’ottimo girone di ritorno della passata stagione della giocatrice calabrese, con la maglia della ‘Nati a Taranto’ in serie B2, non è passata inosservato agli addetti a lavori e il suo ingaggio è risultato essere una delle prime mosse di mercato della Volley San Vito. “Il passaggio dalla B2 alla A2 è un bel salto – ha affermato Repice – ed è soprattutto un motivo di gratificazione personale”.

Insieme abbiamo ricostruito un po’ la sua carriera passando anche tra qualche curiosità della vita personale.

Nata a Reggio Calabria l’1 giugno 1986, Vittoria Repice ha iniziato a maneggiare la palla da volley all’età di soli 8 anni. La sua prima squadra è stata la Medinex Reggio Calabria, gloriosa società calabrese militante in serie A1, in cui lei ha compiuto la trafila nelle giovanili. All’età di 19 anni poi lo svincolo dalla società ‘reggina’ per approdare a Soverato in serie B1. Due stagioni dopo, precisamente lo scorso anno, inizia l’avventura pugliese per Vittoria con la maglia del Taranto in B2, dove il suo talento e la sua bravura hanno catturato l’attenzione di parecchi addetti ai lavori, fino a farla arrivare in A2 col San Vito lo scorso agosto.

Un campionato iniziato abbastanza bene, con il san Vito che occupa la migliore posizione da quando milita nel campionato di A2.
Sì. Abbiamo iniziato bene. Andiamo avanti per la nostra strada e non guardiamo a quello che fanno le nostre concorrenti. La strada da fare è ancora lunga, ogni domenica ci attende una battaglia. Sia in casa che fuori. Necessario sarà giocare sempre con la stessa intensità, senza mai abbassare la guardia.

Descrivi la tua giornata-tipo durante i periodi di allenamento.
La sveglia solitamente è alle ore 9.30. Alle 10.30 c’è il primo allenamento fino alle 12.30 circa. Dopo il pranzo e la pausa pomeridiana di torna sul parquet per l’allenamento serale, che va dalle 18 alle 20.30 circa.

Voi pallavoliste seguite un’alimentazione mirata?
La dieta è la tipica mediterranea: primo, secondo, verdura e molta frutta. Per la digestione è meglio alternare: o solo pasta o solo carne a ogni pasto.

Oltre a giocare a volley, Vittoria Repice svolge qualche altra attività?
Sono iscritta al secondo anno di Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Messina, vorrei riuscire a conseguire la laurea. Il mondo dello sport è imprevedibile. Facendo i dovuti scongiuri, non vorrei ritrovarmi con un pugno di mosche in mano se le cose, un giorno, non dovessero andare per il verso giusto.

Che cosa fa Vittoria Repice nel tempo libero?
Il mio tempo libero lo dedico soprattutto agli amici, navigo su internet, leggo libri e ascolto ogni genere di musica. La mia passione più grande, però, è il disegno. Ho conseguito il diploma in Restauro pittorico presso l’Istituto d’arte di Reggio Calabria e quella del disegno e l’arte in cui continuo a dilettarmi.

In passato, prima di dedicarti al volley hai fatto altri sport?
Da bambina ho praticato nuoto, basket e varie disciplina dell’atletica.

Segui qualche altro sport oltre al volley?
Diciamo che seguo lo sport in generale, particolare interesse ho per il calcio. Simpatizzo per le sorti della Juventus e della Reggina. Il mio calciatore preferito? Indubbiamente Rino Gattuso, simpaticissimo e calabrese come me.

La tua situazione sentimentale?
Questa domanda l’avevi lasciata per ultima, eh? E se non rispondessi? Ecco il dribbling che, generalmente, non t’aspetteresti da una giocatrice di pallavolo!

Grazie e in bocca al lupo!

giovedì 19 novembre 2009

OSTUNI: LA CHIAREZZA E' UN MIRAGGIO


Tre punti che inteneriscono il cuore dei 300 spettatori presenti sugli spalti del ‘Comunale’ della Città Bianca. Tre punti che cominciano a fare simpatia, affetto, calore. E che porta idealmente (soltanto idealmente) alla radice del gioco. Il calcio è anche questo. Ma non può essere solo questo. L’Ostuni riscopre la dolcezza della vittoria interna (2-0), dopo tre pareggi e due sconfitte precedentemente racimolate tra le proprie mura. Accade in un pomeriggio umido e appiccicoso. Succede contro il Pomigliano, che esprime valori tipicamente di categoria inferiore (molti slanci, poca organizzazione, poca qualità). E che forse è la sintesi tecnica più corretta di questa Serie D, dove ormai si gioca un calcio che s’infrange, che diventa frammento, che perde unità d’intreccio, che non arriva a destinazione. Un calcio che non accende speranze.

L’Ostuni, allo stato, è ancora fuori contesto. Ma da domenica sembra meno distante da una dimensione di squadra. Ora ne possiede i sintomi. Non è certo, però, che si sviluppi la malattia. Intendiamoci: non c’è una nuova verità sull’Ostuni. Si è sempre nell’emergenza tecnica, che poi è figlia degenere dello sfacelo societario. Ma qualcosa si scorge. Gli ultimi innesti aggiungono un po’ di sostanza. Non fanno ancora squadra. A centrocampo Marino riesce a tenere e gestire la palla, in attacco De Palma offre il suo sostegno. Chi ha perso, invece, è Malagnino, che, schierato in attacco nel 4-4-2, non è stato messo nelle condizioni di esprimere le sue maggiori virtù, facendo registrare la prima prova opaca di questa stagione.

Ma dominare la scena è sempre la situazione societaria. Non esiste trasparenza in seno al sodalizio: non ci sono notizie chiare, non esiste l’area comunicazione, si può dire e scrivere solo in base alle voci di popolo. Dopo la sconfitta di Caserta, nessuno ha saputo spiegare se Andrea Lombardo fosse stato esonerato o si fosse dimesso. Si è parlato di un ritorno in panchina di Enzo Carbonella, poi lasciato in stand-by. Domenica in panchina era seduto Marcello Prima, fino ad allora allenatore in seconda di Lombardo. A distanza di qualche giorno ancora non si sa nulla. E’ ora che si completi la trasformazione della società, prima che diventi troppo tardi: che venga tirata fuori dalla confusione, che venga rinforzata con gli uomini giusti.

Ed è anche ora di aprire la squadra alla città: di toglierla dall’isolamento. Altrimenti si torna alla casella del via, in un’infinita e sfinente partita di Monopoli.

RIPRENDE LA CORSA IL SANT'ANTONIO. PRIMO SORRISO CASALINGO DELL'OSTUNI

(nella foto l'esultanza del Sant'Antonio dopo il 2-1 siglato da Tedesco)

Una vittoria e tanti significati per il Sant’Antonio Abate, outsider di lusso del girone H. Lo stop nel derby di Angri (e un avversario insidioso come il Matera) avevano messo parecchia pressione sugli uomini di Di Nola. In vantaggio con Temponi e raggiunti nella ripresa da Carretta, gli abatesi gioiscono a tre minuti dal 90' grazie a Tedesco, giovane sostituto dello squalificato bomber Maffucci. I giallorossi mantengono dunque il primato solitario e allontanano il Matera dalla corsa al vertice: dieci punti sono difficili da colmare, almeno nel breve periodo. In scia alla capolista restano invece le campane più temibili, Neapolis Mugnano e Pianura, entrambe vittoriose nei derby. La squadra di Castellucci supera la Forza e Coraggio Benevento, grazie a Moxedano nel primo tempo e Fontanella nella ripresa, portando la serie utile a 9 gare; il Pianura si impone sulla Sibilla grazie ad un altro gol del giovane rumeno Galdean. Adesso sono 7 le vittorie consecutive per gli uomini di Gargiulo, che dovranno riposare domenica. Intanto scendono le quotazioni di vertice della Casertana, sconfitta a Torre del Greco. La squadra di Feola risponde con capitan Raucci al primo vantaggio di Russo, ma deve arrendersi al gol di Noviello al 35' della ripresa. La Casertana si porta a - 5 dal Sant’Antonio, mentre la Turris raccoglie i primi frutti della cura Bruno Mandragora. A circoscrivere la zona playoff resta il Francavilla in Sinni, ma il pari bianco casalingo con gli omonimi brindisini sa di passo falso. In sesta posizione c’è posto per quattro. Con Benevento e Matera, si trovano il Casarano reduce dalla sosta ed il Grottaglie, che fa il pieno contro il Fasano. La squadra di Maiuri torna capofila tra le pugliesi e si prepara alla insidiosa sfida di Angri,. Nella parte destra della graduatoria, il segnale forte arriva da Ostuni: finalmente una vittoria interna, con l’indimenticato Marcello Prima chiamato a dirigere dalla panchina, in attesa del chiarimento tra le anime societarie. Di due attaccanti, il giovane Miccoli e capitan De Palma, sono le reti che fanno esultare il comunale gialloblù e mandano in crisi nera il Pomigliano: solo 2 punti in 6 gare per i granata, in coincidenza con il cambio tecnico tra Pietropinto e Nastri, che doveva valere ad accelerare il passo di una squadra sino a quel punto imbattuta, ma incline ai pareggi.

domenica 15 novembre 2009

SALVATORE NASTRI: «NON RIESCO A CARPIRE LA CAUSA DI TUTTO CIO'»


OSTUNI – E’ grande l’amarezza che si respira a fine gara nello spogliatoio del Pomigliano. Tanto grande da togliere le parole ai giocatori granata. Salvatore Nastri è la faccia della desolazione. “Mi viene difficile capire – afferma il tecnico – tutto quello che sta succedendo attorno a questa squadra. Dopo la partita giocata benissimo contro il Neapolis, sembra che la squadra abbia perso gli stimoli e abbia avuto un’involuzione. Anche se bisogna sottolineare il brutto periodo, segnato da infortuni e squalifiche, ma questa non deve essere certamente un’attenuante. Sono il primo a prendermi le responsabilità, sicuramente dobbiamo cambiare atteggiamento, altrimenti rischieremo davvero tantissimo”. Il Pomigliano proprio da questa giornata è sull’orlo dei play-out. “La cosa che fa più amarezza – continua il tecnico - è che la società aveva pensato di fare un campionato di vertice e, senza perdere nessuna partita, ha voluto prendere me, per tentare di recuperare sulle altre che occupano le parti alte della graduatoria. E’ avvenuto esattamente il contrario, non riusciamo a fare risultato. La responsabilità è senz’altro anche mia, ma se devo dirvi qual è la causa principale di tutto questo, non riesco nemmeno io a carpirla”.

OSTUNI-POMIGLIANO 2-0: GARA BRUTTA E A TRATTI IMBARAZZANTE

OSTUNI – Non ci sono altri limiti da scoprire: tutto era già emerso nelle domeniche precedenti. Molto è affiorato anche ad Ostuni. Nessuna novità sostanziale od originale, oppure differente: neanche la sconfitta, purtroppo, è più un’eccezione. Il Pomigliano perde la sua terza partita di fila ed acuisce una crisi dalla quale, è bene chiarirlo, difficilmente potrà uscire nell’immediato. Una prestazione incolore ed a tratti imbarazzante contro un Ostuni in piena crisi societaria con l’allenatore in seconda alla guida tecnica.

Già dopo due minuti l’Ostuni passa in vantaggio: De Palma scende sulla destra e mette in mezzo, rasoterra, una palla a prima vista innocua, ma sulla quale si avventa Mattia Miccoli e trafigge di sinistro il portiere granata Sorrentino, grazie all’ingenuità della coppia di centrali ospite. La partita scorre non facendo registrare azioni per lunghi tratti, eccezion fatta per un episodio in area ostunese, durante la quale Picci viene fermato duramente da Mazzitelli, ma sul quale l’arbitro non avvede gli estremi per il penalty. L’unica occasione nello specchio della rete ostunese giunge al 39’, quando, su calcio di punizione dai 25 metri, Vezzoli calcia centralmente fra le braccia di Semprevivo.

Nella ripresa l’Ostuni rientra in campo più determinato e si mostra pericoloso in due occasioni. La prima al 15’, con Malagnino, che, incuneandosi dalla sinistra, calcia debolmente in porta e Sorrentino fa tranquillamente suo il pallone. La seconda al 17’, con Candita che, su calcio d’angolo battuto da Malagnino, colpisce in pieno la traversa con una conclusione di testa. Nei minuti che vanno dal 18’ al 19’ sale in cattedra il direttore di gara, che, dopo un serie di decisioni discutibili di ordinaria amministrazione, riduce il Pomigliano in 9 contro 11 espellendo prima Noviello per un fallo su Marino, quindi De Santo, per proteste. Al 29’ arriva il colpo fatale per il Pomigliano con De Palma che beffa con un pallonetto del limite dell’area il portiere Sorrentino, nell’occasione fuori posizione per un tentativo di anticipo su Malagnino.


OSTUNI-POMIGLIANO 2-0

OSTUNI: Semprevivo 6; Giovannico 5,5 Melis 6 (33’st Boscia sv)Matera 6 Mazzitelli 5,5; Candita 5 Salvestroni 5,5 Marino 6 (44’st Scarongella sv) Miccoli 6; De Palma 6 Malagnino 5 (47’st Salomone sv). A disp.: Furone, Dall’Armi, Blasi, Campora. All.: Prima

POMIGLIANO: Sorrentino 5; De Santo 4 Mauro 5 Lomasto 5 Spinelli 4,5; Villino 5 (33’pt Alizzi), Vezzoli 5 D’Imporziano 5,5 (34’st Cutolo sv) Nicoletti; Auricchio 4,5 Picci 5,5 (8’st Noviello 4). A disp.: Violante, Cini Noya, De Feudis, Sisommo. All.: Nastri.

ARBITRO: Bianchi di Formia 5.

MARCATORI: 2’pt Miccoli (O), 29’st De Palma (O).

NOTE: espulsi al 18’st Noviello (P) per gioco falloso e al 19’st De Santo (P) per proteste. Ammoniti: Salvestroni (O), Auricchio (P), Mauro (P), Nicoletti (P).


giovedì 12 novembre 2009

IL PUNTO SULLA SERIE D - GIR. H: CADE IL SANT'ANTONIO. IL CASARANO INGRANA ILA MARCIA


Più di ogni altro, il Sant’Antonio Abate conosceva le insidie del derby o meglio della stracittadina con l’Angri. E la marcia lanciata della capolista si è arrestata proprio al “Novi”, complice l’espulsione del bomber Maffucci nel momento chiave del match. A sette minuti dal novantesimo è arrivata l’inzuccata di Cacace ad interrompere la serie utile che aveva fruttato agli abatesi 17 punti in 7 gare. Ad appena due lunghezze sono infatti la Casertana, che ha battuto l’Ostuni con i gol di Florindo ed Olcese in chiusura di entrambi i tempi, ed il Neapolis, che ha messo al sicuro il successo di Francavilla Fontana con le reti di Pastore e Bonanno, ammortizzando il gol di De Tommaso ed il tentativo di recupero in extremis dei locali. A tre punti c’è il Pianura, trascinato nello scontro diretto di Matera dalle reti di Sibili, Ausiello e Manzo. Nella gran rincorsa in classifica, la squadra di Gargiulo ha recuperato al Sant’Antonio ben sette punti nell'ultimo mese. In zona playoff, avvicina la capolista anche il Francavilla in Sinni, grazie al successo nel derby di Pisticci, sotto i riflettori di RaiSport. Tra le squadre in ascesa, si confermano la Forza e Coraggio e la Virtus Casarano, giunta alla quarta vittoria di fila (2-1 alla Turris, con doppietta di Villa) ed al sesto risultato utile. Il successo sulla capolista rilancia le prospettive dell’Angri, come l’impresa di Pomigliano ricarica l’Ischia, dopo l’avvicendamento in panchina tra due bandiere del calcio isolano: Franco Impagliazzo e “Billone” Monti. L’1-2 gialloblu, firmato da Saurino e Sergi, aggrava la crisi del Pomigliano, ma non porta ad un nuovo ribaltone tecnico vista la fiducia rinnovata a Nastri. Sul banco degli imputati adesso c’è la squadra. Con Pisticci, Francavilla Fontana, Ostuni e Turris tutte sconfitte, l’unico a muovere la classifica con un piccolo passo è il fanalino di coda Fasano, che però non va oltre lo 0-0 nell’atteso derby con Bitonto. Gli applausi finali del “Vito Curloincoraggiano un gruppo in difficoltà, ma disposto a non mollare.

martedì 10 novembre 2009

SOAVEGEL BASKET FRANCAVILLA A GO-GO

Sesta vittoria consecutiva per una determinatissima Soavegel Basket Francavilla che si aggiudica per 87-72 il match contro il Pescara guidato da coach Nardecchia. Col morale alto per la vittoria esterna di Fondi si sette giorni addietro, Venturelli e compagni hanno controllato dapprima la voglia di far punti dell’avversario, per poi attaccare e prendere nettamente il largo dal terzo quarto in poi. La vittoria è senza ombre. La partita si è sviluppata così come era stata preparata e ora i presupposti per iniziare a sognare il salto di categoria ci sono tutti. La Soavegel non è inferiore a nessuno, l’organico è completo e può contare su diversi elementi di grande qualità. L’umiltà è l’elemento chiave che caratterizza questa squadra, che scende in campo consapevole dei propri mezzi, senza sottovalutare l’avversario. Il Francavilla è una squadra vera: c’è la giusta determinazione, c’è sempre la voglia di aiutare il compagno in difficoltà. Non contano le defezioni, chi gioca fa il proprio dovere esattamente come chi resta in panca. L’unità del gruppo è alla base di questa scia di successi.

Sulla prestazione dei due atleti più prolifici sotto canestro si basano le parole di coach Davide Olive. “Venturelli e Menzione stanno godendo di un ottimo momento, senza dimenticare che quest’ultimo ha potuto disputare la partita solo grazie a delle infiltrazioni, e voglio spezzare diverse lance a loro favore. La squadra lavora al loro servizio e sfrutta alla grande la loro bravura. Oggi ho visto fraseggi importanti con diversi cambi di gioco. Ottima è stata la prova dei lunghi Risolo e Simone, i quali hanno avuto un gran da fare contro i bravi rispettivi avversari. Nicola Montagnani ha avuto in tutto l’arco della partita la marcia in più dettando bene i ritmi della squadra e spesso tagliando in due la difesa pescarese. Di domenica in domenica stiamo crescendo e migliorando sempre più”.

Si aspettava uno scarto di 19 punti da parte della sua squadra?

Io ciò che mi aspetto sempre è soprattutto una grande prestazione da parte del miei uomini. Sono abbastanza fiducioso e questo scaturisce dal fatto che tra di loro vedo una forte sintonia. E’ un piacere vederli, anche in allenamento danno sempre il massimo e non lasciano mai nulla al caso”. In questo campionato, viste le squadre affrontate finora, quale posizione finale prevede per la sua squadra?

Ancora è presto per poter tracciare una linea ipotetica, il campionato di serie C1 è molto difficile e sicuramente se lo aggiudicherà la compagine che mostrerà più continuità e determinazione”.

L'ASSI BASKET OSTUNI PROSEGUE IL SUO CAMMINO IN VETTA ALLA CLASSIFICA

“La capolista se ne va…” con questo coro i 400 supporters ostunesi giunti sul neutro di Barletta, hanno salutato i propri beniamini al termine della gara vinta per 83-86 contro il San Severo. E con questa sono ben sei le vittorie consecutive del roster guidato da coach Putignano.

Il tecnico dell’Ostuni è decisamente soddisfatto per questo inizio di campionato. La sua squadra sta «mettendo in fila» avversari quotati. E lo sta facendo con il piglio della squadra decisa a recitare un ruolo da protagonista nel campionato di basket «A dilettanti».

La squadra sta crescendo – afferma il coach gialloblu - . Ha ancora margini di miglioramento. Ma sono ancora troppe le pause e le disattenzioni. A questo intendiamo porre rimedio ed è per questo che continuiamo a lavorare per porvi rimedio. Certo, le vittorie servono a lavorare con maggiore tranquillità”. Ma, allo stesso tempo, Putignano è consapevole che il campionato è duro e irto di difficoltà. “Non dobbiamo sentirci appagati - spiega Putignano - dai successi. Dovremo superare anche momenti difficili. Ecco perchè occorre restare umili”.

Ed è in quei momenti che si vede la compattezza della squadra e l’unione con i tifosi. Un binomio che sta contribuendo (e non poco) ai successi della squadra del presidente Tomaselli, chiamata domenica ad incontrare il Barcellona Pozzo di Gotto.

Putignano preferisce girare i complimenti ai suoi giocatori. “Un gruppo fenomenale, che vuole lavorare e migliorare ogni giorno di più. In campo, tutti indistintamente danno il massimo. Per noi, oltre ai senior, sono fondamentali gli under, il vero valore aggiunto di questa squadra, quelli che, con il passar del tempo, costituiranno la vera sorpresa”. Si tratta di ragazzi che vanno utilizzati con saggezza, perchè in uno scorcio di partita si potrà bruciare il lavoro svolto in tanti mesi di palestra. Per questo, il loro impiego deve essere ragionato. Occorre frenare gli entusiasmi e, al contempo, non far pesare eccessivamente errori dettati dall’inesperienza. In questo, coach Putignano sa essere maestro.

lunedì 9 novembre 2009

OTTAVIO ANDRIANI PRIMO ANCHE NEL DESERTO
















Il poliziotto francavillese continua la striscia positiva di risultati e dopo le vittorie nella DEEJAY TEN a Milano, nella HUMAN RACE a Roma fa sua anche la sesta edizione della SHARMARATHON nel deserto del Sinai. La gara, una mezza maratona, si è disputata lo scorso venerdì 6 novembre a Sharm El Sheik, precisamente nello splendido ed incontaminato Parco Nazionale di Ras Mohamed. Nutrita e più qualificata quest’anno la presenza di atleti locali (marocchini ed egiziani), poi a rendere la competizione ancor più impegnativa la presenza (la prima volta questa) di molti atleti etiopi giunti in Egitto direttamente da Adiss Abeba.
Gara vera quindi e dura per via del tracciato (molti i tratti di sabbia) e delle condizioni climatiche (quasi 30 gradi al traguardo). Subito gli atleti degli altipiani al comando ad imporre un ritmo alla corsa che Ottavio ha subito ritenuto spropositato. “Avevo già corso (e vinto tra l’altro) qui lo scorso anno” commenta il pugliese “quindi sapevo bene come gestire ed interpretare la gara. Dopo il primo chilometro ho visto una decina di etiopi correre sul piede di 3 minuti e 6 secondi al chilometro e ho capito che per me sarebbe stata veramente dura anche perché gli atleti egiziani e marocchini mi hanno lasciato solo davanti a fare il lavoro non dandomi mai il cambio”.
Però sembra davvero che il portacolori della Polizia di Stato stia attraversando un momento estremamente positivo, corre con disinvoltura ed è bello vederlo sereno anche psicologicamente, le sue parole lo confermano: “Seppur dopo 10 chilometri i giochi per la vittoria finale sembravamo ormai fatti visto che ero intorno all’ottava posizione con oltre un minuto da recuperare sul battistrada, ho pensato che non era finita finchè non era finita… quasi un gioco di parole per spiegare che era giusto crederci sino infondo” ammette lo stesso Ottavio e infatti così è stato.
“Nel tratto forse più duro e impegnativo fatto di salite, cambi di direzione repentini e sabbia ho trovato i giusti appoggi e mentre io continuavo ad avanzare in piena spinta vedevo gli atleti stranieri in vantaggio rispetto a me spegnersi pian piano, a quel punto ho iniziato la rimonta dando fondo a tutte le energie e al 18° chilometro ho raggiunto e superato l’etiope in testa. Poi ho tirato dritto sino al traguardo rilassandomi e godendomi lo spettacolo dell’arrivo sotto la Porta di Allah stabilendo, tra l’altro, anche il nuovo primato della corsa in 1 ora 10 minuti e 20 secondi”
spiega soddisfatto Andriani.
Poi serio e preciso confessa: “Da aprile a luglio ho passato davvero un brutto periodo. Si erano manifestati segnali importanti che facevano presagire che il mio fisico fosse oramai saturo di fatica ed era logico pensare che per non compromettere il resto della vita da vivere (questo era il consiglio dei medici) sarebbe stato meglio appendere le scarpe al chiodo. Stabilire di smettere senza che a deciderlo fossi stato io mi faceva arrabbiare, anche se resta ovvio che prima o poi il momento di dire basta arriverà, però è stato piacevole a 35 anni ritrovarmi ancora pieno di stimoli e motivazioni. Se sono riuscito a tornare ai miei livelli e a non perdermi d’animo lo devo solo a me stesso, però un grazie lo devo anche alla mia osteopata Giuseppina D’Ambrosio, guarda caso anche lei di Francavilla Fontana. Con lei abbiamo iniziato proprio da luglio un lungo percorso insieme che sta veramente dando i suoi frutti, mi fido di lei, è molto preparata e paziente al tempo stesso perché noi atleti non siamo facili da gestire.
Già domenica 15 Ottavio sarà nuovamente in gara, a Volpiano (Torino) nella seconda prova valida come selezione per gli Europei di Cross e poi ancora il 29 a Condino (Trento). Sarebbe bello rivedere il pugliese in azzurro il 13 dicembre a Dublino. Poi negli obiettivi una maratona in primavera e gli Europei di Barcellona in agosto.

Non resta che dire: “Forza Ottavio…corri!”.

giovedì 5 novembre 2009

IL PUNTO SULLA SERIE D - GIR. H: SANT'ANTONIO, DA OUTSIDER A CANDIDATA ALLA PROMOZIONE

(Giuseppe Coccorullo, difensore centrale del Sant'Antonio)

L’11ª giornata in serie D ha fatto registrare ben 8 successi, tutti firmati dalle formazioni collocate nella colonna sinistra della classifica. Così l’atto conclusivo del tour de force della scorsa settimana ha finito per rimarcare gli attuali rapporti di forza e per accrescere l’interesse alle vicende dell’alta classifica. La domanda principale è se il Sant’Antonio Abate, da squadra outsider, potrà passare al ruolo di candidata alla promozione. Sinora la squadra abatese è stata straordinaria, tanto da vantare cinque punti di vantaggio sul secondo posto ed un bel + 3 in media inglese. I giallorossi stanno dimostrando anche parecchio carattere: in quattro giorni infatti, hanno firmato due rimonte, in casa della Forza e Coraggio Benevento e domenica scorsa contro il Fasano. Si mantiene intatta la coppia al secondo posto composta da Neapolis Mugnano e Casertana. Gli uomini di Castellucci dilagano sul Pisticci, con il vantaggio di Bonanno, la doppietta di Pastore ed il poker di Moxedano; ai falchetti basta invece una bordata di Torrens per costringere l’Ischia alla 4ª sconfitta interna stagionale. Sulla panchina isolana, già priva da giovedì di Impagliazzo, da ieri si siede “Billione” Monti, bandiera gialloblù. In zona playoff si vanno consolidando Pianura e Matera. I biancazzurri di Gargiulo fanno valere il fattore campo, superando l’Angri con le doppiette dei bomber Del Sorbo e Manzo; quelli di Giusto rimarcano la vena corsara passando sul sintetico notoriamente ostico di Bacoli. Un segnale autorevole arriva anche dal Francavilla in Sinni, che supera il Pomigliano con due reti in quindici minuti di ripresa. Le firme sono di Di Sanza e capitan Del Prete. A 18 punti, i rossoblu di Lazic entrano nell’elite. Lo spartiacque della graduatoria è il terzetto a quota 16, con Grottaglie, Forza e Coraggio e Casarano. Le prime due positive protagoniste dell’avvio di stagione, il Casarano in rapida risalita grazie ai tre successi della settimana. L’ul -timo ad Ostuni firmato da Presicce e Villa. Nella seconda parte della graduatoria, l’unica formazione a muovere la classifica è stato il Francavilla Fontana, con il sofferto pareggio di rigore al “D’Amuri”. La squadra di De Rosa ha conquistato quattro punti nelle ultime due gare, lasciandosi alle spalle Ostuni, Turris e Fasano.

lunedì 2 novembre 2009

IL FRANCAVILLA SI PROMETTE AL FUTURO

(Davide Ferrari, autore del pareggio su calcio di rigore)

Punto simbolico. Di apertura di una storia nuova, di credito per il Francavilla che verrà. Punto morale. Conquistato con la testa e con le armi (limitate) a disposizione, in attesa di accrescere il potenziale. Un punto, da qualunque parte si veda: importante per la qualità dell’avversario, per il leggero senso di svolta che lascia, per una classifica che un po’ cambia. Esce sano il Francavilla dal fortino di Grottaglie. Sano e mentalmente forte, non giudicabile definitivamente, perché ancora oggetto di lavori tecnici e tattici. Vivo, soprattutto: per la capacità di crederci ancora dopo il vantaggio dei padroni di casa, di pareggiare i conti e di stringersi attorno al risultato non mettendolo in discussione. Aria nuova, che porta un punto a casa dopo una serie di viaggi inutili (solo un altro pareggio lontano da Francavilla, a Bacoli). Aria che si rinnoverà ancora, con un mercato ormai sempre più imminente e tanta voglia dentro.

Pareggia il Francavilla che ci crede, pareggia il Francavilla logico, combattivo e incoraggiante nello spirito. Una promessa di squadra che tiene testa ad un avversario quotato, posto 9 punti più su e riempito di qualità. Applausi e sorrisi. Molto è nel risultato, che avrebbe potuto essere anche completamente diverso (da una parte e dall’altra), ma che così appare equo ed istruttivo.