martedì 24 novembre 2009

VOLLEY SAN VITO - ALLA SCOPERTA DI VITTORIA REPICE

“Le brave bambine vanno in paradiso, quelle cattive vanno ovunque”. Così c’era scritto in un manifesto che è passato alla storia. E allora giù a volere essere tutte cattive. Ma devi esserci davvero portata. Devi sentirti cattiva sul serio. Perché, se così non fosse, sarebbe meglio essere una buona autentica, che qualche ‘cattiveria’ si perdona volentieri. Avrà aureola ed alette la nostra Vittoria Repice?
Di sicuro ha talento e determinazione la “gigante” centrale della Volley San Vito. E se anche il temperamento è talento, lei ce l’ha. Si chiama pazienza, quando vivi l’attesa in modo naturale. Si trasforma in tenacia se l’attesa è una prova di forza contro l’istinto. Se la pazienza non ti assopisce e la tenacia non ti logora, di solito si viene premiati. Ebbene sì, l’ottimo girone di ritorno della passata stagione della giocatrice calabrese, con la maglia della ‘Nati a Taranto’ in serie B2, non è passata inosservato agli addetti a lavori e il suo ingaggio è risultato essere una delle prime mosse di mercato della Volley San Vito. “Il passaggio dalla B2 alla A2 è un bel salto – ha affermato Repice – ed è soprattutto un motivo di gratificazione personale”.

Insieme abbiamo ricostruito un po’ la sua carriera passando anche tra qualche curiosità della vita personale.

Nata a Reggio Calabria l’1 giugno 1986, Vittoria Repice ha iniziato a maneggiare la palla da volley all’età di soli 8 anni. La sua prima squadra è stata la Medinex Reggio Calabria, gloriosa società calabrese militante in serie A1, in cui lei ha compiuto la trafila nelle giovanili. All’età di 19 anni poi lo svincolo dalla società ‘reggina’ per approdare a Soverato in serie B1. Due stagioni dopo, precisamente lo scorso anno, inizia l’avventura pugliese per Vittoria con la maglia del Taranto in B2, dove il suo talento e la sua bravura hanno catturato l’attenzione di parecchi addetti ai lavori, fino a farla arrivare in A2 col San Vito lo scorso agosto.

Un campionato iniziato abbastanza bene, con il san Vito che occupa la migliore posizione da quando milita nel campionato di A2.
Sì. Abbiamo iniziato bene. Andiamo avanti per la nostra strada e non guardiamo a quello che fanno le nostre concorrenti. La strada da fare è ancora lunga, ogni domenica ci attende una battaglia. Sia in casa che fuori. Necessario sarà giocare sempre con la stessa intensità, senza mai abbassare la guardia.

Descrivi la tua giornata-tipo durante i periodi di allenamento.
La sveglia solitamente è alle ore 9.30. Alle 10.30 c’è il primo allenamento fino alle 12.30 circa. Dopo il pranzo e la pausa pomeridiana di torna sul parquet per l’allenamento serale, che va dalle 18 alle 20.30 circa.

Voi pallavoliste seguite un’alimentazione mirata?
La dieta è la tipica mediterranea: primo, secondo, verdura e molta frutta. Per la digestione è meglio alternare: o solo pasta o solo carne a ogni pasto.

Oltre a giocare a volley, Vittoria Repice svolge qualche altra attività?
Sono iscritta al secondo anno di Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Messina, vorrei riuscire a conseguire la laurea. Il mondo dello sport è imprevedibile. Facendo i dovuti scongiuri, non vorrei ritrovarmi con un pugno di mosche in mano se le cose, un giorno, non dovessero andare per il verso giusto.

Che cosa fa Vittoria Repice nel tempo libero?
Il mio tempo libero lo dedico soprattutto agli amici, navigo su internet, leggo libri e ascolto ogni genere di musica. La mia passione più grande, però, è il disegno. Ho conseguito il diploma in Restauro pittorico presso l’Istituto d’arte di Reggio Calabria e quella del disegno e l’arte in cui continuo a dilettarmi.

In passato, prima di dedicarti al volley hai fatto altri sport?
Da bambina ho praticato nuoto, basket e varie disciplina dell’atletica.

Segui qualche altro sport oltre al volley?
Diciamo che seguo lo sport in generale, particolare interesse ho per il calcio. Simpatizzo per le sorti della Juventus e della Reggina. Il mio calciatore preferito? Indubbiamente Rino Gattuso, simpaticissimo e calabrese come me.

La tua situazione sentimentale?
Questa domanda l’avevi lasciata per ultima, eh? E se non rispondessi? Ecco il dribbling che, generalmente, non t’aspetteresti da una giocatrice di pallavolo!

Grazie e in bocca al lupo!

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