martedì 22 settembre 2009

STEFANO BALDINI SI AGGIUDICA PER LA QUINTA VOLTA IL MEMORIAL ANDRIANI


Da Francavilla Fontana a Francavilla Fontana, 25 anni da ricordare: è stato questo lo slogan che ha accompagnato l’ultima avventura agonistica di Giacomo Leone, ultimo atleta italiano a vincere la Maratona di New York (1996), che proprio in occasione del XV Memorial Antonio Andriani, svoltosi lo scorso 20 settembre, ha dato l’addio alla sua attività agonistica.

Emozioni a grappoli sulle strade della Città degli Imperiali, dove il pubblico presente ha accolto calorosamente i campioni del posto e quelli provenienti da diverse parti d’Italia. Trecento i partecipanti divisi nelle rispettive categorie: la gara dei top runner che hanno incantato i presenti con la loro professionalità e accanimento alla gara, è stata preceduta dalle competizioni giovanili.

Il primo a oltrepassare il traguardo è stato l’eroe di Atene, Stefano Baldini. Quinto sigillo personale per l’atleta emiliano nelle 15 edizioni di questo Memorial. Al suo passaggio il tempo si è bloccato sui 27 minuti, 4 secondi e 7 centesimi, tanto ci è voluto per il campione olimpico per percorrere i sei giri del percorso cittadino per un totale di 8 chilometri e 400 metri. Prima dello start un minuto di raccoglimento in ricordo delle sei vittime di Kabul. Commozione tra i maratoneti, alcuni dei quali sono rappresentanti delle forze dell’ordine (Andriani e Leone per la Polizia di Stato, Curzi per i Carabinieri, Iannelli per la Polizia Penitenziaria, Caliandro e Di Pardo per la Guardia di Finanza e Ruggiero per il Corpo Forestale dello Stato). Partenza in gruppo per gli atleti, tutti affiancati nei primi chilometri. Passaggio al primo giro con in testa al gruppo Giacomo Leone in 4'50. Tutti affiancati per ricercare la vittoria, il percorso è veloce ed in gara ci sono atleti con qualità differenti i mezzofondisti sperano nelle volate i maratoneti nell’ultimo giro veloce e lungo. Secondo giro con prime selezioni e attacchi da studio. Allunga Giovanni Ruggiero seguito da Baldini e a ruota Caliandro. Al passaggio in 4'38" parziale davanti al gruppo Baldini, Ruggiero, Caliandro, Andriani, Curzi, Iannelli, Leone e Di Pardo. Terzo giro e passaggio ufficioso a metà gara con Ianneli e Di Pardo in testa, allungano ma il ritmo è normale, staccati in gruppo tutti gli altri con alla testa ad inseguire Ottavio Andriani. Passaggio in 14'11" parziale di 4'43". Quarto giro passaggio in testa di Andriani e Caliandro in 18'33" che alzano il tiro per riprendere i due fuggitivi ma siamo ancora in fase di studio, parziale in 4'50" dei 1.450 mt. Dietro Baldini guida l’inseguimento ma il campione comincia a mettere i suoi passi al giusto ritmo per sbarazzarsi degli avversari. Con lui Iannelli, Di Pardo e Curzi. Staccato Giacomo Leone. Quinto passaggio e sei in testa al in 23'02 parziale forte in 4'20". Si decide la gara ormai, e parte il campione olimpico. Stacca, allunga sono 5, sono 10 ma anche 15 metri di vantaggio per Stefano che arriva in via Roma a deliziare il pubblico. Braccia alzate e vittoria in 27’04”, seconda parte di gara in 12’53”. Molto soddisfatto alla fine della manifestazione l’organizzatore Piero Incalza: “Siamo davvero contenti per aver confermato un evento importante in memoria di un amico che non c’è più, ma anche allo scopo di trasmettere alle nuove generazioni gli ideali sani dello sport. Obiettivamente ci aspettavamo ancora più ragazzi al via, ma siamo ugualmente contenti e pronti a ripetere l’iniziativa il prossimo anno con il chiaro intento di fare sempre meglio. Da allenatore di atletica – continua Incalza- , vorrei far capire ai ragazzi che si gareggia con se stessi, puntando sempre a migliorarsi. In gara non ci sono avversari, e questo è anche il messaggio che ci trasmettono questi grandi campioni presenti oggi”.


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