sabato 22 novembre 2008

FRANCAVILLA, IMPEGNO OSTICO A TORRE DEL GRECO

La voglia di risalire, la forza di essere ancora in piedi, l’orgoglio di chi non vuole cedere. C’è tanto alle spalle e dentro questa partita, ma la verità è solo in fondo. A Turris-Francavilla è affidato molto: l’umore e le prospettive. L’umore di una squadra che ha subito tanto e che qualcosa si è provocata da sé, che sta faticando per recuperare l’autostima e ha bisogno di conferme per riprendere a marciare con fierezza, che si sforza di ottenere serenità e che, con i ripetuti sacrifici del proprio tecnico e con il sudore proprio, sembra lentamente ritrovare ciò di cui ha bisogno. E le prospettive di un organico costruito per stare più su rispetto all’attuale classifica, incagliato nelle difficoltà della categoria e in una concentrazione di episodi sfavorevoli che non ha saputo e non ha potuto evitare. Il Francavilla ha novanta minuti per rifarsi una verginità tecnica e riposizionarsi in graduatoria, per recuperare il proprio posto al tavole delle tranquille, messo frettolosamente in discussione, e tornare ad essere più vicino a se stesso. L’avversario è ostico, difficile da scavalcare. Buono perché una vittoria farebbe rumore, perché un pareggio sarebbe onorevole. Pessimo perché non è il modo più agevole per riconquistare il sorriso. I corallini allenati da Sergio La Cava hanno ambizioni ridimensionate rispetto allo scorso torneo e, come il Francavilla, ha come obiettivo primario la salvezza tranquilla. Allo stato attuale dispone di 15 punti nel carniere, due in più dei biancocelesti, frutto di 3 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte, tra l’altro relative alle prime due giornate. Sergio La Cava, solitamente schiera un 4-3-1-2 analogo a quello di Mino Francioso. In porta si affida all’esperienza di Silvano Romagnini, in difesa la coppia centrale, solitamente, è formata dagli esperti Follera e De Carlo, mentre le fasce sono occupate da due under. A centrocampo sembra aver trovato un assetto definitivo con il trio Sullo-Coppola-Visciano alle spalle del giovane trequartista Ruggiero. L’attacco è affidato a uomini di indiscusso valore, come il 'sempreterno' Checco Vitaglione e il forte Filippo Tortora.

Il gruppo di Francioso ha il dovere di provarci e sembra disposto a crederci. La vigilia è stata intensa, per il bisogno di trovare l’undici migliore prima di schierarlo: in assenza degli squalificati Di Pasquale e Gallù. Mino Francioso ha provato, sperimentato tutto, verificando errori, omissioni e vantaggi di diversi impianti. Non ha ancora deciso e, forse, si porterà il dubbio fino a qualche minuto prima del match. Intanto ha allenato la squadra ad essere pronta: qualunque modulo venga scelto, qualsiasi interprete venga chiamato ad eseguirlo. Tutti sentono la possibilità di giocare, ognuno pensa di avere spazio negli undici: il rientro di Morleo e Travaglione e qualche ipotesi coraggiosa del tecnico hanno ampliato il numero dei possibili titolari e reso imprevedibili le decisioni. Esiste, da quanto si riesce a comprendere, solo qualche possibilità in più per il 4-3-1-2. Con Borromeo a destra della difesa e Gallo a sinistra, coppia centrale formata da Anglani e Falanca. Morleo e Nasca mediani destro e sinistro e Travaglione argine centrale, Malagnino trequartista e Galeandro in coppia con Sergi in attacco. Calcio d’inizio previsto per le ore 14.30. Dirigerà l’incontro il sig. Carovita Luigi della sezione di Cosenza, coadiuvato dagli assistenti Guerriero Giuseppe e Lavìa Luigina, rispettivamente delle sezioni di Catanzaro e Cosenza.

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