Francavilla si riscopre baskettopoli grazie alla doppietta di vittorie conseguita contro Virtus Lucera (81-74) e Basket Ceglie (86-79).
Ed ora chi fermerà il dilagante entusiasmo che coinvolge da una decina di giorni centinaia di francavillesi che hanno gioito per i due successi consecutivi?
Di gare, anche lo scorso campionato, dal squadra del presidente Francesco Bianco, ne aveva vinte. Ed anche bene. Ma lo strapotere dimostrato dagli uomini di coach Olive contro il Ceglie di Slavko Djukic, in tutta sincerità, non si era mai vista. Almeno con quell’intensità contro una grande del campionato. Hanno fatto oltremodo piacere le giocate di Nicola Montagnani, così come ci si è spellati le mani per applaudire le conclusioni di Michele Venturelli, o nel constatare la forza sotto canestro di Carlo Menzione o, ancora, nello strabuzzare gli occhi nell’assistere alla semplicità con la quale Arcangelo Sarli, Jason Stura e Pierluigi Risolo hanno reso semplici le cose che sembravano difficili. Ma ciò che ha particolarmente colpito sono stati gli abbracci che i giocatori, conosciutisi meno di due mesi fa, si sono scambiati, dando così certezza di aver già formato blocco unico. Ed allora è fin troppo facile dedurre quanto e come faccia sognare un po’ tutti questa Soavegel Basket Francavilla che, pur cambiando quintetti in più occasioni nel corso della gara, riesca a giocare d’assieme, con grande determinazione e concentrazione, cercando sempre la migliore soluzione per la chiusura degli schemi (offensivi e difensivi).
In città, da giorni, non si parla d’altro: l’impresa delle due gare vinte consecutivamente da Montagnani e soci è rimbalzata da un polo all’altro, fino a coinvolgere tutti. Anche coloro che della squadra biancazzurra sapevano poco, se non per sentito dire, restando avviluppati nella maglia del tifo. Al termine della gara contro il Ceglie, il presidente Bianco era dir poco raggiante. Aveva chiesto, ai tempi della campagna trasferimenti, una squadra che potesse far divertire i francavillesi e, magari, di puntare ai vertici della classifica. Nelle prime domeniche di ottobre, quella squadra fortemente voluta, il presidente, l’ha vista all’opera. Ed ha esultato. Anche se immediatamente dopo ha ammonito: “Calma siamo solo all’inizio”. C’era tutta la filosofia del sodalizio nelle parole dell’avvocato Bianco. Perché, sebbene siano un po’ tutti convinti, in società, di aver allestito un gruppo già molto coeso di giocatori, capaci di infiammare la città, sono tutti pronti a gettare acqua sul fuoco. Coach Olive compreso. Il quale, sebbene fosse soddisfatto per la prova offerta dai suoi giocatori, ha voluto ammonire tutti: “Restiamo con i piedi ben saldi a terra”, ha detto. Ripetendo il solito refrain: “E’un campionato molto difficile, con squadre ben attrezzate”. Ma questo si sapeva. D’altronde, scovando i nomi dei roster delle varie compagini non si poteva non essere d’accordo.
Nelle ultime due domeniche, però, è accaduto qualcosa che, in pochi s’immaginavano: hanno visto giocare la “loro” squadra e tutti sono rimasti folgorati, immaginando scenari che, ad onor del vero, erano solo auspicabili.
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