Lasciare l’ultimo posto è un’operazione possibile, soprattutto se l’Ostuni saprà correggere i suoi errori di sempre (prende troppi gol su palla inattiva) e se l’Ischia, formazione anch’essa reduce da tre sconfitte consecutive, saprà fallire l’appuntamento con la vittoria o con il gioco.
Le premesse della partita sono tutte racchiuse in due concetti: la capacità di recupero mentale dopo le tre sconfitte consecutive rimediate contro Grottaglie, Neapolis e Francavilla in Sinni; la possibilità di reggere il vantaggio o le situazioni di equilibrio, merce rara in un complesso che alla minima difficoltà è capace di disperdere un patrimonio di ordine tattico e di manovra. Per queste ragioni Andrea Lombardo prova a smuovere le acque: non cambia gli uomini, ma impartisce direttive differenti. Chiede a Di Gennaro di giocare sui due fronti dell’attacco (a destra o a sinistra) penetrando di più in area avversaria, scambiandosi di corsia con De Palma, pretende da quest’ultimo una maggiore vicinanza alla porta altrui; prepara il centrocampo ad un lavoro di maggiore fatica e di minore costruzione arretrata, visto che lo squalificato Malagnino dovrà essere sostituito da Vignola, che agirà al servizio delle due punte. L’Ostuni ha già dimostrato in altre occasioni di saper rispettare le distanze tra i vari reparti e di rimanere corto, anche con un discreto ricorso al pressing. Adesso deve compiere un salto di qualità, che tradotto vuol dire geometrie più profonde, attenzione più forte agli episodi (i calci piazzati, appunto).
Il reparto avanzato dell’Ostuni si scontrerà con i quattro difensori isolani; i quattro centrocampisti ospiti rischieranno di andare in superiorità numerica sui tre cursori gialloblu se Vignola non saprà ripiegare in fase di non possesso palla; i quattro difensori in linea dell’Ostuni dovranno creare una barriera con l’attacco avversario, composto in realtà da un centravanti di movimento (Gianluca Saurino) e da una punta assai forte fisicamente e furba, Michele Sergi, cioè l’elemento più pericoloso degli isolani. A questi due si aggiungono le due ali di centrocampo, Trofa e Pezzullo, bravi a proporsi molto spessi in avanti.
Probabile formazione (4-3-1-2): Semprevivo; Mazzitelli, Melis, Trovato, Dall’Armi; Scarongella, Marino, Salvestroni; Vignola; De Palma, Di Gennaro. Allenatore: Andrea Lombardo.
Indisponibili: - | Squalificati: Malagnino
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